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Trombosi venosa superficiale e tromboembolismo venoso


Si ritiene che la trombosi venosa superficiale abbia una prognosi benigna.

Uno studio cross-sezionale ed epidemiologico prospettico di coorte ha valutato la prevalenza di tromboembolismo venoso in pazienti con trombosi venosa superficiale e ha cercato di determinare l'incidenza a 3 mesi di complicanze tromboemboliche.

In totale, sono stati arruolati 844 pazienti consecutivi con trombosi venosa superficiale degli arti inferiori di almeno 5 cm all’ultrasonografia per compressione.

Sono state misurate l'incidenza di tromboembolismo venoso e l'estensione o la ricorrenza di trombosi venosa superficiale in pazienti con trombosi venosa superficiale isolata alla presentazione.

Tra gli 844 pazienti con trombosi venosa superficiale all'arruolamento ( età media 65 anni; 547 donne ), 210 ( 24.9% ) avevano anche trombosi venosa profonda o embolia polmonare sintomatica.

Tra i 600 pazienti senza trombosi venosa profonda o embolia polmonare all'ingresso, idonei per il follow-up di 3 mesi, 58 ( 10.2% ) hanno sviluppato complicanze tromboemboliche a 3 mesi ( embolia polmonare, 3 [ 0.5% ]; trombosi venosa profonda, 15 [ 2.8% ]; estensione della trombosi venosa superficiale, 18 [ 3.3% ] e ricorrenza della trombosi venosa superficiale, 10 [ 1.9% ] ), nonostante 540 pazienti ( 90.5% ) abbiano ricevuto anticoagulanti.

Il sesso maschile, la storia di trombosi venosa profonda o l’embolia polmonare, un precedente tumore e l’assenza di vene varicose sono risultati fattori di rischio per complicanze a 3 mesi.

In conclusione, un numero rilevante di pazienti con trombosi venosa superficiale soffriva di tromboembolismo venoso alla presentazione, e alcuni di quelli che non lo mostravano potevano sviluppare tale complicanza nei 3 mesi successivi. ( Xagena2010 )

Decousus H et al, Ann Intern Med 2010; 152: 218-224


Cardio2010



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